Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa ricevuto dal comune.
Una sospensione che porterà a cumuli di ingombranti, cestini piene e strade sporche e che porterà ai soliti interventi straordinari con spese eccezionali sempre sulle spalle dei cittadini che pagano le tasse.
Per quanto si potrà ancora avanti cosí?
L’AMIA fallita, viene creata la RAP, ma non sembra essere cambiato nulla.
Visto il protrarsi, dallo scorso 26 gennaio, dello stato di agitazione proclamato dalle Organizzazioni Sindacali, con lo scopo di garantire la continuità e l’efficienza dei servizi afferenti alla raccolta rifiuti, si informano i cittadini che fino a giorno 15 febbraio sarà sospeso il servizio di ritiro ingombranti a domicilio e sarà limitato il servizio di spazzamento, ad eccezione del centro storico cittadino e dello svuotamento dei cestini gettacarte.
Le maestranze assegnate ai sopradetti servizi, nonché quelli in quota parte non indispensabili (es: i servizi a terzi che saranno parzialmente assicurati) saranno, temporaneamente, destinate all’area Raccolta indifferenziata per gli svuotamenti dei cassonetti dove insistono maggiori criticità e per eliminare, eventuali, accumuli di rifiuti presso le postazioni.
Il personale interessato riguarda autisti e operai, compreso quelli da adibire a interventi straordinari laddove necessario l’ausilio delle pale meccaniche.
“Le azioni intraprese- spiega il presidente della RAP Giuseppe Norata – servono a mitigare e limitare l’insorgenza di una emergenza igienico sanitaria aggravata dalla corrente crisi da COVID” .
Tranquilli, nessuno se ne accorgerà. Poi noi palermitani siamo abituati a vivere nella munnizza.
Ed è proprio questo che ci frega; l’abitudine, l’assuefazione, la rassegnazione. Il popolo siciliano è sempre stato indolente (per il clima mite!) e questo lo porta a non partecipare attivamente alla vita pubblica. L’unica rivoluzione è stata quella del Vespro siciliano, ma dovuta ad una reazione ad una prepotenza subita e non ad una aspirazione di libertà e di autonomia dallo straniero invasore che ha spadroneggiato e spogliato la Sicilia nei secoli passati (e forse lo fanno anche oggi!). Comunque, in ogni caso, il siciliano non possiede il senso civico per avere rispetto per l’ambiente dove vive: lo si vede in tanti piccoli gesti quotidiani: per esempio mi capita di osservare il titolare di un negozietto che spazza con la scopa davanti la sua bottega spingendo più in là la spazzatura invece di raccoglierla.
Tra poco necessiterà la creazione del nuovo acronimo